Falsi invalidi 30 persone ai domiciliari

Falsi Invalidi 30 persone ai domiciliari: Possibile mai che a Napoli ci sono migliaia di falsi invalidi? Purtroppo la verità è questa e lo confermano le continue inchieste della Procura. Ieri la conclusione di una nuova indagine ha portato all’arresto di 30 persone, ancora una volta residenti nella zona di Santa Lucia, rione sotto la competenza della prima Municipalità, circoscrizione al centro dello scandalo scoppiato nel 2009. Ad agire questa volta sono stati i militari della Guardia di Finanza che sono riusciti a risalire all’identità di altre persone coinvolte nella maxi indagine. Da lì l’emissione di una nuova ordinanza di custodia cautelare che ha portato inoltre al sequestro di beni per tutte le somme che indebitamente sono state percepite dalla banda. E allora ci sono 33 automezzi, 24 motocicli e 34 immobili intestati agli indagati, per un valore di circa 3 milioni di euro, cui deve aggiungersi quanto sequestrato presso 14 istituti di credito, fino al raggiungimento di oltre 4 milioni di euro. I provvedimenti del giudice per le indagini preliminari di Napoli, emessi per truffa ai danni dello Stato e vari reati di falso, sono stati disposti dopo un’articolata attività investigativa che ha permesso di far emergere un vasto sistema truffaldino finalizzato ad ottenere una indebita erogazione mensile di pensioni di invalidità e indennità di accompagnato.

All’inizio erano i falsi ciechi, poche decine di persone che abitano tutte nella zona di Santa Lucia. Poi si scoprì il filone dei falsi malati di mente. Oggi, a circa tre anni dall’avvio dell’indagine, è evidente che i falsi invalidi a Napoli sono un esercito e il pagamento indebito di pensioni e indennità di accompagnamento ha creato all’Inps danni enormi. Ieri mattina l’ultimo blitz della Guardia di Finanza, con la notifica di trenta ordinanze agli arresti domiciliari.

 

Si tratta di persone che incassavano la pensione da anni, alle quali vengono contestati i reati di truffa ai danni dello Stato e falso; il più anziano ha 77 anni, le più giovani ne hanno 31: tutti avevano contraffatto i documenti inviati all’Inps, con firme e timbri fasulli e numeri di protocollo inventati. L’invalidità della quale gli indagati risultavano affetti era sempre del 100 per cento, per ottenere il massimo della pensione; nelle pratiche, inoltre, veniva inserita una data di decorrenza di molti anni addietro, per consentire l’erogazione anche di cospicui arretrati.Per altri 47 indagati il gip Amelia Primavera ha disposto il solo sequestro preventivo dei beni per equivalente all’ammontare delle somme indebitamente percepite: a loro, infatti, era già stata revocata o sospesa dall’Inps l’erogazione delle pensioni di invalidità e dell’indennità di accompagnamento. Uno degli indagati aveva presentato documentazione per una grave malattia alle vie respiratorie che rendeva necessaria un’ossigenoterapia per 22 ore al giorno: i finanzieri lo hanno sorpreso mentre fumava.

Un’altra persona coinvolta, una donna, anche lei tra gli arrestati, affetta da disturbi psichici e patologie che gli provocherebbero difficoltà di deambulazione é stata invece ripresa in sella ad uno scooter in marcia. Il valore dei beni sequestrati – 33 automezzi, 24 motocicli e 34 immobili intestati agli indagati- ammonta complessivamente a circa tre milioni di euro, cui deve aggiungersi quanto sequestrato presso 14 istituti di credito.

 

L’articolo preso da www.zazoom.it 

 

 

Si tratta di persone che incassavano la pensione da anni, alle quali vengono contestati i reati di truffa ai danni dello Stato e falso; il più anziano ha 77 anni, le più giovani ne hanno 31: tutti avevano contraffatto i documenti inviati all’Inps, con firme e timbri fasulli e numeri di protocollo inventati. L’invalidità della quale gli indagati risultavano affetti era sempre del 100 per cento, per ottenere il massimo della pensione; nelle pratiche, inoltre, veniva inserita una data di decorrenza di molti anni addietro, per consentire l’erogazione anche di cospicui arretrati.Per altri 47 indagati il gip Amelia Primavera ha disposto il solo sequestro preventivo dei beni per equivalente all’ammontare delle somme indebitamente percepite: a loro, infatti, era già stata revocata o sospesa dall’Inps l’erogazione delle pensioni di invalidità e dell’indennità di accompagnamento. Uno degli indagati aveva presentato documentazione per una grave malattia alle vie respiratorie che rendeva necessaria un’ossigenoterapia per 22 ore al giorno: i finanzieri lo hanno sorpreso mentre fumava.
Un’altra persona coinvolta, una donna, anche lei tra gli arrestati, affetta da disturbi psichici e patologie che gli provocherebbero difficoltà di deambulazione é stata invece ripresa in sella ad uno scooter in marcia. Il valore dei beni sequestrati – 33 automezzi, 24 motocicli e 34 immobili intestati agli indagati- ammonta complessivamente a circa tre milioni di euro, cui deve aggiungersi quanto sequestrato presso 14 istituti di credito.

 

 

Falsi Invalidi 30 persone ai domiciliari: ASSOCIAZIONE INVALIDI 2012