Roma – (Adnkronos/Ign) – Il bilancio dell’attività della GdF nei primi cinque mesi del 2013. Scoperti 3.506 evasori totali. Sul fronte dell’evasione fiscale internazionale, recuperati 5,5 miliardi di euro. Irregolare uno scontrino su t

 

Uno scontrino (o ricevuta) su tre è irregolare. Nei primi 5 mesi di quest’anno la Guardia di finanza ha effettuato 166.000 controlli sulla corretta emissione di scontrini e ricevute, riscontrando irregolarità nel 33% dei casi. Sempre sul fronte dell’evasione fiscale, le Fiamme gialle hanno sequetrato beni ad evasori fiscali per 650 mln di euro.

 

 

La GdF ha inoltre denunciato 286 responsabili di frodi carosello, che hanno evaso Iva per 317 milioni di euro.

 

 

Sul fronte dell’evasione fiscale internazionale, sono stati recuperati a tassazione quasi 5,5 miliardi di euro. I meccanismi di attuazione delle truffe seono diversi e vanno dalla fittizia residenza all’estero alle stabili organizzazioni non dichiarate, da pratiche di transfer pricing a sofisticate manovre elusive. Sono stati, inoltre, scoperti 3.506 evasori totali, tra cui anche persone e società solo formalmente residenti all’estero e che non dichiarano nulla in Italia.

Lavoro. Nei primi cinque mesi del 2013 la Guardia di finanza ha individuato oltre 14mila lavoratori irregolari ed in nero.

Conti pubblici. Le Fiamme gialle sono riuscite a bloccare sprechi di denaro pubblico, per oltre 800 milioni di euro.

Droga. Nell’ambito dell’attività antidroga, nei primi cinque mesi di quest’anno la Guardia di Finanza ha sequestrato 24 tonnellate di sostanze stupefacenti, di cui 1,46 di cocaina, 20,9 tra hashish e marijuana e 1,46 di altre droghe. I narcotrafficanti arrestati sono stati 899. Dall’inizio dell’anno sono state sequestrate anche 122 tonnellate di sigarette di contrabbando, ”sia attraverso i controlli nei porti, negli aeroporti e presso i valichi di frontiera, sia con indagini sul territorio che mediante operazioni aeronavali”. 1.250 responsabili sono stati denunciati, tra cui 136 tratti in arresto.

Mafia. Da gennaio a maggio sono stati eseguiti dalla Guardia di Finanza accertamenti patrimoniali antimafia nei confronti di 3.540 persone che hanno portato a sequestri di beni e richieste di sequestro all’Autorita’ Giudiziaria per oltre 2,49 miliardi di euro. A 96,7 milioni di euro ammonta il valore dei beni confiscati da inizio anno e, quindi, definitivamente entrati nel patrimonio dello Stato. ”La lotta al riciclaggio di capitali ”sporchi” e’ stata sviluppata attraverso 276 indagini di polizia giudiziaria e l’approfondimento investigativo di 5.457 segnalazioni di operazioni sospette per intercettare i flussi finanziari di provenienza illecita, individuando -rilevano le fiamme gialle- oltre 4 miliardi di euro oggetto di riciclaggio ovvero di trasferimento illecito, in denaro contante e titoli, da e verso l’estero. Inoltre ”sono stati denunciati 2.417 responsabili di reati bancari, finanziari, societari e fallimentari unitamente a 223 usurai, di cui 31 tratti in arresto”. ll contrasto alla criminalita’ organizzata ed economica costituisce ”una priorita’ strategica della Guardia di Finanza. Lo scopo e’, da un lato, quello di aggredire i capitali illecitamente accumulati, attraverso la confisca di beni e proventi delle attivita’ delittuose oltreche’ delle aziende finanziate con capitali mafiosi e, dall’altro, prevenire la formazione dei patrimoni criminali, attraverso l’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette, le ispezioni antiriciclaggio ed i controlli transfrontalieri sui movimenti di valuta”.