Pensioni di invalidità: Opzioni in Italia
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Pensioni di invalidità: Opzioni in Italia. Il sistema previdenziale italiano prevede una serie di misure a sostegno delle persone con disabilità o con ridotta capacità lavorativa. Questi strumenti sono finalizzati a garantire una protezione economica per chi, a causa di una condizione fisica o psichica, non può lavorare o può farlo solo parzialmente. Le pensioni di invalidità sono erogate in diverse forme, a seconda del grado di invalidità e delle specifiche condizioni contributive. Vediamo quali sono le principali pensioni legate all’invalidità e come funzionano.
1. Pensione di invalidità civile
La pensione di invalidità civile è destinata alle persone con una invalidità civile riconosciuta tra il 74% e il 100%, che abbiano difficoltà a svolgere attività lavorative. Non è necessario aver versato contributi per accedere a questo trattamento, poiché si tratta di una misura assistenziale, non legata al lavoro.
Requisiti:
- Età compresa tra 18 e 67 anni (superati i 67 anni, questa pensione si trasforma in assegno sociale).
- Residenza in Italia.
- Reddito personale annuo non superiore a una soglia stabilita annualmente (per il 2024, era intorno a 5.391,88 euro per la pensione di invalidità civile).
- Riconoscimento dell’invalidità da parte di una commissione medica ASL, in base a valutazioni specifiche.
Importo:
Nel 2024, l’importo della pensione di invalidità civile era di circa 313 euro al mese. Tuttavia, se l’invalidità è totale (100%), l’importo può essere integrato fino a 530 euro con il beneficio dell’incremento al milione, a condizione che il beneficiario abbia più di 60 anni e rispetti i limiti di reddito.
2. Assegno ordinario di invalidità (AOI)
L’assegno ordinario di invalidità è rivolto ai lavoratori che, a causa di infermità fisica o mentale, hanno una riduzione permanente della capacità lavorativa a meno di un terzo (circa il 67% di invalidità). A differenza della pensione di invalidità civile, questa prestazione è legata al versamento dei contributi.
Requisiti:
- Avere versato almeno 5 anni di contributi, di cui 3 negli ultimi 5 anni.
- Riduzione permanente della capacità lavorativa a meno di un terzo.
- Non è necessario interrompere l’attività lavorativa per ricevere questo assegno.
Importo:
L’importo dell’assegno viene calcolato in base ai contributi versati e segue lo stesso metodo di calcolo delle pensioni ordinarie. Questo assegno è compatibile con il lavoro e viene erogato per tre anni. Al termine del triennio, è possibile chiedere il rinnovo, e dopo due rinnovi consecutivi, l’assegno diventa permanente.
Una volta raggiunta l’età pensionabile, l’assegno ordinario si trasforma automaticamente in pensione di vecchiaia.
3. Pensione di inabilità lavorativa
La pensione di inabilità lavorativa è una prestazione per chi ha completa incapacità di svolgere qualsiasi attività lavorativa a causa di infermità o difetti fisici e mentali. A differenza dell’assegno ordinario di invalidità, che permette di continuare a lavorare, la pensione di inabilità richiede che il lavoratore cessi definitivamente ogni attività lavorativa.
Requisiti:
- Avere maturato almeno 5 anni di contributi, di cui 3 negli ultimi 5 anni.
- Essere riconosciuti inabili al lavoro da una commissione medica INPS.
Importo:
L’importo della pensione di inabilità è calcolato sulla base dei contributi versati, ma con un’integrazione chiamata maggiorazione contributiva. Questo significa che viene aggiunto un certo numero di anni di contributi virtuali fino alla pensione di vecchiaia, così da aumentare l’importo finale.
La pensione di inabilità si trasforma in pensione di vecchiaia al raggiungimento dell’età pensionabile prevista dalla legge.
4. Accompagnamento
L’indennità di accompagnamento è un’ulteriore misura assistenziale destinata alle persone che, a causa di una disabilità grave, non sono in grado di camminare autonomamente o di compiere gli atti quotidiani della vita senza assistenza. Questa indennità è compatibile con qualsiasi reddito e pensione, ma richiede il riconoscimento di invalidità totale (100%).
Requisiti:
- Invalidità totale (100%) con impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore o incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita.
- Non è richiesto un limite di reddito o di contributi versati.
- Residenza in Italia.
Importo:
Per il 2024, l’indennità di accompagnamento ammontava a circa 573 euro mensili.
5. Pensione di vecchiaia anticipata per invalidità
Le persone che presentano una invalidità pari o superiore all’80% possono accedere alla pensione di vecchiaia anticipata rispetto all’età prevista per la pensione ordinaria.
Requisiti:
- 56 anni di età per le donne e 61 anni per gli uomini.
- Invalidità riconosciuta superiore all’80%.
- Avere maturato almeno 20 anni di contributi.
Questa misura permette di anticipare l’uscita dal mondo del lavoro, ma il pensionamento avviene con il calcolo contributivo della pensione, il che potrebbe ridurre l’importo rispetto al metodo retributivo o misto.
Conclusioni
Il sistema delle pensioni di invalidità in Italia offre un sostegno importante per le persone che, a causa di problemi di salute o disabilità, non possono lavorare o lo possono fare solo parzialmente. Le varie prestazioni, dall’assegno ordinario di invalidità alla pensione di inabilità e alla pensione di vecchiaia anticipata, rispondono a diverse esigenze e situazioni, ma è importante conoscere i requisiti e le condizioni per accedere a ciascuna di esse.
Le persone interessate devono presentare domanda all’INPS, che verificherà i requisiti contributivi e sanitari tramite apposite commissioni mediche.