Pensioni di Invalidità: Su 122 mila visite l’ Inps rivede il trattamento per oltre 34 mila aventi diritto Risparmi Il risparmio previsto sulle revoche già decise vale 180 milioni di euro
Pensioni di invalidità Aumenta il numero delle prestazioni d’ invalidità civile (pensioni e assegni di accompagnamento) revocate in seguito a visita medica di controllo. Aumenta sia in termini assoluti sia in percentuale. Nel 2011 il campione di invalidi sottoposto a verifiche è stato di 250 mila. Quelli effettivamente visitati dai medici dell’ Inps sono stati, al 31 dicembre 2011, 122.284. A 34.752 di questi è stata revocata la prestazione perché il loro grado di invalidità è stato ritenuto inferiore al 74% necessario per la pensione e/o al 100% che serve per avere l’ assegno di accompagnamento.
«Voglio subito dire che qui non stiamo parlando di falsi invalidi, cioè di persone che hanno truffato lo Stato. Ma di controlli sanitari sull’ evoluzione di patologie che possono migliorare in seguito, riducendo così il grado di invalidità e le prestazioni connesse», dice Mastrapasqua, Presidente dell’INPS ….
Fonte: Archivio RCS Corriere della Sera, leggete l’articolo completo.
Nel 2011 il tasso di revoche ha raggiunto il 37-38% in Campania e Basilicata, il 35-36% in Molise, Umbria e Lazio. In fondo alla classifica ci sono invece le Marche, il Piemonte e la Lombardia …
Riportiamo la legge sulla pensione di invalidità…
Invalidi civili: le pensioni di inabilità
La pensione di inabilità è stata istituita dall’articolo 12 della Legge 30 marzo 1971, n. 118. Spetta agli invalidi civili nei confronti dei quali si stata accertata una totale inabilità al lavoro e che si trovino in stato di bisogno economico.
Condizioni:
- Avere una età fra i 18 e i 65 anni di età;
- Cittadini italiano o UE residente in Italia, Cittadini extracomunicari in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
- Riconoscimento di un’invalidità pari al 100%;
- Reddito annuo personale non superiore a Euro 15.627,22
Importo 2012: Euro 267,57 per 13 mensilità.
La pensione di invalidità è compatibile con l’indennità di accompagnamento riconosciuta agli invalidi civili non deambulanti o non i grado di compiere gli atti quotidiani della vita.
E’ incompatibile con altre provvidenze concesse a seguito della stessa menomazione per causa di guerra, servizio lavoro.
Al 65° anno di età la pensione viene trasformata in assegno sociale.