Falsi invalidi, 150 mila controlli l’anno
sui costi della politica. Accordo
tra le imprese per la produttività
Alla fine il governo, dopo essere andato sotto due volte, ha optato per la fiducia sulla legge cosiddetta dei «costi della politica», che in realtà riguarda anche gli enti locali e i loro bilanci. La fiducia è l’ultima tappa di un percorso che ha visto la maggioranza in contrasto con la Ragioneria generale dello Stato sulle norme riguardanti le esenzioni fiscali alle aree terremotate dell’Emilia, e le relative coperture finanziarie.
Si trattava di decidere sulla proroga della sospensione fino a giugno del pagamento delle tasse per lavoratori e imprese colpiti dal sisma. Si è trovato un compromesso: la busta paga dei lavoratori di queste zone resterà «pesante»: il pagamento delle trattenute Irpef e delle relative addizionali potrà essere effettuato dal primo luglio del prossimo anno in avanti, mentre il versamento dei contributi dovrà riprendere da dicembre. Il pagamento degli interessi per le tasse non pagate non versate ( 200mila euro nel 2012, 6 milioni nel 2013) verranno coperti da fondi prelevati dall’8 per mille. E’ stata riaperta della convenzione con le banche e la Cassa depositi e prestiti stipulata in occasione delle misure pro-terremotati.
A questa soluzione si è giunti dopo una disputa con la Ragioneria, e dopo che il governo ha incassato due voti contrari in Commissione. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha rilevato questo disagio al punto che ieri, nel corso di un colloquio con il premier Monti ha chiesto al governo di essere maggiormente presente e «al massimo livello» quando approderà in aula la legge di stabilità.
Quanto alla legge di stabilità, ci sono ancora molti punti controversi, tant’è le Commissioni si sono prese un giorno in più per esaminare il testo, che approderà in aula il 14 e non più il 13. Oggi i due relatori – Brunetta e Baretta (Pdl e Pd) incontreranno il ministro dell’Economia Vittorio Grilli per fare il punto. E’ passata, invece in commissione Bilancio e all’unanimità la norma che introduce una stretta (l’ennesima) sui falsi invalidi. Un emendamento firmato da tutti i parlamentari della maggioranza attribuisce all’Inps per il prossimo triennio «la realizzazione di un piano di 150 mila verifiche straordinarie annue, in aggiuntiva all’ordinaria attività di accertamento, finalizzato all’accertamento della permanenza dei requisiti sanitari e reddituali per gli assegni di invalidità civile, cecità civile, sordità, handicap e disabilità». Non entrano, invece, nella legge di stabilità gli aiuti per il cinema: tra gli emendamenti giudicati inammissibili, ci sono infatti anche quelli, sostenuti dal governo, per prorogare fino al 2016 il tax credit, ovvero gli incentivi fiscali per il cinema. Rimane da sciogliere la destinazione delle risorse liberate dal mancato taglio dell’Irpef (un miliardo per il 2013), e lo scontro è su questo. Il Pd propone di intervenire soprattutto sul lavoro dipendente, l’Udc ha indicato una priorità per le famiglie con figli, il Pdl vorrebbe dare un segnale di attenzione alle imprese e di sgravio dell’Imu. Si tratta. Probabilmente si inizierà dal lavoro, per passare al resto, dal 2014. Almeno questo è il compromesso che propone il relatore Pd Pierapolo Baretta.
Intanto nella serata di ieri è arrivato l’accordo, tra le associazioni delle imprese sul tema della produttività. In serata Confindustria, Abi, Ania, Rete Imprese Italia e Alleanza delle Cooperative hanno siglato un documento condiviso. Da oggi le imprese inviteranno il sindacato a sedersi un tavolo. Dalla Cgil un altolà preventivo: se la partita si gioca «su un abbassamento delle condizioni salariali e dei diritti dei lavoratori» non se ne parla.
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